Esiste il “Bocchino” ideale?
Possiamo affermare che una delle componenti strutturali più importanti di una pipa è il “Bocchino”? CERTO
Il Bocchino è il tramite che abbiamo per rapportarci allo strumento pipa, il ponte tra noi e il gusto del tabacco che abbiamo scelto per la nostra fumata, forse il rapporto più intimo che abbiamo con la nostra amata pipa.
Quindi come dovrebbe essere il nostro bocchino per essere comodo e meccanicamente performante?
La Forma
Parliamo prima di tutto della forma strutturale, nella prima illustrazione vediamo in dettaglio la parte del “Morso” e del “Dente” del bocchino, la zona più importante per un fumatore, e il primo giudizio funzionale riguardo alla pipa che abbiamo tra le mani.
Nel momento che mettiamo la pipa in bocca, dovremmo percepire una sensazione di comodità, di sicurezza, di stabilità che non ci crei disagio a tenerla tra i denti mentre camminiamo o abbiamo le mani impegnate; un “Morso” troppo alto o troppo largo potrebbe farci percepire un’ idea di ingombrante, di esagerato, di scomodo e invasivo, creando anche più salivazione durante la fumata in quanto la bocca dovrebbe restare più aperta.
Ovviamente per il Dente vale lo stesso discorso, non solo in eccesso ma anche in difetto; un Morso o Dente troppo basso o poco largo, non ci suscita sicurezza ma fragilità, debolezza e instabilità.
Proviamo a dare qualche riferimento specifico su questi dettagli.
Dopo anni di studi e esperienze tra aziende e artigiani, si è arrivati al punto che lo spessore di un Morso performante si aggira intorno ai 4mm (decimo più, decimo meno), un paio di decimi in più ci aiutano a preservare la pipa per tutta la sua durata, nell’ ottica di riparazioni o ristrutturazioni future, che comportano la sottrazione ulteriore di materiale; guardando la sezione frontale dovremmo trovare la forma a “schiena d’asino”, con lo spessore laterale del dente a circa 1mm, questo per avere meno ingombro e materiale da percepire tra i denti (un morso piatto non può risultare confortevole).
Di conseguenza il Dente per avere una buona funzione di aggancio e di stabilità (soprattutto sulle pipe curve) deve avere almeno un altezza totale di circa 7mm; questo vuol dire che sopra e sotto il Morso avremo circa 1/1,5mm di materiale su cui la nostra stretta farà leva, con un angolo di 90° perpendicolare alla base, possibilmente a spigolo.
Dobbiamo sempre considerare una cosa molto importante, il Dente e Morso sono esposti all’usura nel tempo e di conseguenza dobbiamo cercare di avere delle dimensioni che ci permettano l’utilizzo della pipa senza dover ricorrere ai ripari nel giro di un paio di anni.
Per quanto riguarda la larghezza di entrambi i componenti, dipende molto dalla forma della pipa in questione ma questo non ci vieta di avere un bocchino comunque comodo e sicuro; in questo caso abbiamo dai 15 ai 17mm di larghezza, che può includere una pipa molto leggera e sottile, come
anche una pipa importante e con un certo peso, tutto sta nella bravura dell’ artigiano a coniugare il tutto in un certo equilibrio.
La Foratura
Andiamo a vedere la parte interna con le sue forature, fase vitale per una fruibilità meccanica ottimale della nostra pipa.
Per avere una fluidità dell’ aria senza ostacoli, o comunque irrisori, dalla camera di combustione fino alla nostra bocca, la foratura dovrebbe avere lo stesso diametro tra cannello e bocchino; questo vuol dire che a partire dal foro del perno dovremmo avere un canale comunicante senza variazione di diametro, lungo quasi tutto il bocchino.
Ormai sappiamo tutti che il canale di aspirazione si aggira intorno ai 3,5/4mm di diametro per il cannello della nostra pipa, come abbiamo detto dovremmo avere lo stesso fino a circa 10/15mm dall’ uscita del fumo dal bocchino; perchè ovviamente il Dente scendendo a 4mm il foro deve proseguire e uscire con un diametro di circa 1,5/1,8mm.
Questo permette di avere un flusso molto più fluido senza cambi importanti di diametro, che potrebbero creare accumulo di condensa durante la fumata.
Un altro aspetto che incide non poco nelle nostre fumate è l’uscita del fumo dal bocchino; per garantire una diluizione del fumo più ampia, dovremmo trovare un allargamento ad “Imbuto” o a “Ventaglio” negli ultimi 10/15mm di lunghezza (guardando la sezione dall’alto), che non ha nulla a che fare con la classica foratura dei bocchini pretorniti standard, dove vediamo uscire un foro circolare da 2mm, in quel caso la “cavetta”del fumo non ha motivo di esistere; in un bocchino ottimale la cavetta è aperta quanto basta da non farci vedere le pareti che convertono al foro dell aria, questo ci permette un uscita del fumo più ampia, di conseguenza meno invasiva, e un ottimo tiraggio della pipa stessa.
In conclusione questi sono dei riferimenti standard per un prodotto di alta qualità e curato nei minimi dettagli a favore del fumatore acquirente, che armato di conoscenza, può scegliere e selezionare la propria pipa anche in base a queste nozioni puramente tecniche ed ergonomiche.
Non nego che questa attenzione e meticolosità (non solo estetica) non si sposa benissimo con una produzione su larga scala di una ipotetica manifattura, in quanto richiede tempi ben più lunghi, costi maggiori e utilizzo di materie prime diverse che andrebbero ad incidere sul prezzo finale della pipa.
Questo articolo ha l’obbiettivo di fare chiarezza sulle possibilità di realizzazione sul dettaglio in questione, mettere l’acquirente in condizione di capire la tipologia di prodotto che si sta visionando, e infine acquistare con la consapevolezza del rapporto qualità/prezzo (la qualità e i dettagli hanno sempre un valore aggiunto in tutti i settori, anche nel prezzo finale).
La vita è fatta di possibilità ma soprattutto di scelte…ognuno faccia la sua!
BUONE FUMATE