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B-Humy

B-Humy è la nuova frontiera dell’umidificazione, nato da un’idea di Gabriele Dal Fiume e sviluppato in collaborazione con Claudio Albieri.

Partiamo dal principio, perché la radica?

Abbiamo deciso di utilizzare la radica semplicemente perché è un legno che unisce in se due caratteristiche fondamentali: l’igroscopicità naturale del legno e la resistenza alla permanenza in acqua.

L’Erica Arborea cresce naturalmente attorno al bacino del mediterraneo su terreni rocciosi e sabbiosi in climi relativamente secchi, la radice di questo arbusto sviluppa naturalmente un serbatoio che permette alla pianta di vivere e crescere, questo serbatoio ci fornisce la radica.

Un umidificatore convenzionale non è altro che un serbatoio (scatola) che, con l’aiuto di un dissipatore di umidità (spugna, gel, microsfere igroscopiche, ecc…), disperde acqua in un ambiente, la radica è creata dalla natura stessa per fare da sola queste due operazioni, immagazzinare e dissipare o assorbire umidità.

Per essere più chiari pensate ai sistemi di invecchiamento in botte di vini e distillati, vengono sfruttate le stesse capacità: immagazzinamento di un liquido e igroscopicità del legno grazie alla quale si ha uno scambio con l’esterno che “ossida” il contenuto.

L’unica differenza è che le botti vengono trattate per rallentare il più possibile la dispersione del prezioso liquido!

B-Humy è l’abbreviazione di Briar Humidification System e, come vedrete nella sezione prodotti, vengono utilizzati vari materiali nella costruzione degli umidificatori ma la costante è la presenza della radica.

Questo prezioso materiale ha un’altra dote fondamentale, la microtraspirazione.

Questa caratteristica è fondamentale soprattutto quando si va a ricondizionare un tabacco o un sigaro secco; normalmente, con un umidificatore convenzionale, si rischia di dare un shock, un eccesso di umidità in brevissimo tempo (che, soprattutto nei sigari, può creare crepe sulla foglia esterna o fessurazioni nelle foglie interne danneggiandoli irreparabilmente con difficoltà di tiraggio e irregolarità di combustione); la microstraspirazione della radica invece crea una “micro” umidificazione lenta e costante che parte dall’interno verso l’esterno rispettando i cosidetti “tempi tecnici” del tabacco preservandolo da danni irreparabili.

In poche parole, l’umidificazione è un po’ più lenta ma molto più efficace.

B-Humy

B-Humy è la nuova frontiera dell’umidificazione, nato da un’idea di Gabriele Dal Fiume e sviluppato in collaborazione con Claudio Albieri.

Partiamo dal principio, perché la radica?

Abbiamo deciso di utilizzare la radica semplicemente perché è un legno che unisce in se due caratteristiche fondamentali: l’igroscopicità naturale del legno e la resistenza alla permanenza in acqua.

L’Erica Arborea cresce naturalmente attorno al bacino del mediterraneo su terreni rocciosi e sabbiosi in climi relativamente secchi, la radice di questo arbusto sviluppa naturalmente un serbatoio che permette alla pianta di vivere e crescere, questo serbatoio ci fornisce la radica.

Un umidificatore convenzionale non è altro che un serbatoio (scatola) che, con l’aiuto di un dissipatore di umidità (spugna, gel, microsfere igroscopiche, ecc…), disperde acqua in un ambiente, la radica è creata dalla natura stessa per fare da sola queste due operazioni, immagazzinare e dissipare o assorbire umidità.

Per essere più chiari pensate ai sistemi di invecchiamento in botte di vini e distillati, vengono sfruttate le stesse capacità: immagazzinamento di un liquido e igroscopicità del legno grazie alla quale si ha uno scambio con l’esterno che “ossida” il contenuto.

L’unica differenza è che le botti vengono trattate per rallentare il più possibile la dispersione del prezioso liquido!

B-Humy è l’abbreviazione di Briar Humidification System e, come vedrete nella sezione prodotti, vengono utilizzati vari materiali nella costruzione degli umidificatori ma la costante è la presenza della radica.

Questo prezioso materiale ha un’altra dote fondamentale, la microtraspirazione.

Questa caratteristica è fondamentale soprattutto quando si va a ricondizionare un tabacco o un sigaro secco; normalmente, con un umidificatore convenzionale, si rischia di dare un shock, un eccesso di umidità in brevissimo tempo (che, soprattutto nei sigari, può creare crepe sulla foglia esterna o fessurazioni nelle foglie interne danneggiandoli irreparabilmente con difficoltà di tiraggio e irregolarità di combustione); la microstraspirazione della radica invece crea una “micro” umidificazione lenta e costante che parte dall’interno verso l’esterno rispettando i cosidetti “tempi tecnici” del tabacco preservandolo da danni irreparabili.

In poche parole, l’umidificazione è un po’ più lenta ma molto più efficace.

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